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lunedì 10 marzo 2014

300 - L'alba di un impero (del rallenty)

La locandina del film.

300 - L'alba di un impero è un film del 2014, diretto da Noam Murro, ispirato dal romanzo grafico di Frank Miller.
E' un midquel di 300, di Zack Snyder, del 2007.

Se con il film 300 avevamo visto l'inizio della seconda guerra greco-persiana dal punto di vista spartano, con 300 - L'alba di un impero, si cerca di chiudere il cerchio della storia, mostrando gli avvenimenti paralleli e l'ultimazione del conflitto spostando il punto di vista sulla città-stato ateniese e su un nuovo eroe.
L'asso-pigliatutto infatti non è più Leonida, morto con i valorosi 300, ma Temistocle, stratego ateniese, che diversamente dallo spartano, affronta in mare le sue battaglie.
Anche l'avversario viene cambiato. Il Dio-Re Serse lascia spazio a una donna, e più precisamente alla figura di Artemisia, comandante delle flotte persiane.

Avvertimento, seguono spoiler.

Trama

In uno sguardo al passato, Temistocle, valoroso guerriero greco, affronta sulla piana di Maratona, l'esercito persiano di Re Dario I. Con una tattica azzardata il nemico viene trucidato in rallenty e lo stesso Temistocle riesce ad uccidere con un colpo degno di Robin Hood, il reggente asiatico, in rallenty.
Al suo fianco si trova però il figlio, un irriconoscibile Serse, che giura eterna vendetta alla Grecia, in rallenty.
Re Dario, riportato a Persepoli con ancora la freccia conficcata nel cuore, muore tra le braccia del figlio distrutto e della bella Artemisia, una giovane guerriera/figlia adottiva, al comando della flotta persiana.

La giovane Artemisia, pur essendo di origine greca, vuole vendicarsi in rallenty del popolo ellenico. Quando era ancora una bambina infatti, la sua città viene bruciata, la famiglia uccisa, e la piccola schiavizzata e violentata per anni, in rallenty. Viene poi abbandonata quasi morente per strada, e salvata da un tizio a caso... il più grande guerriero di Persia, che stava giusto passando di lì per comprare la frutta al mercato, in rallenty.
La ragazza viene salvata, curata e addestrata nell'arte del combattimento in rallenty, fino a diventare una macchina di morte.
Alla morte di Re Dario, dicevamo, la ragazza manipola il debole Serse in rallenty affinché egli porti una nuova guerra in Grecia.
Cerca quindi di farlo impazzire, facendolo fasciare come una mummia e mandandolo a vagare nel deserto.
Il ragazzo, esausto, arriva in una grotta di eremiti, si tuffa in una piscina di acqua dorata (come la pubblicità di un vecchio profumo ) e ne riemerge più alto di 40 centimetri, scolpito, pieno di piercing d'oro, col vocione e completamente glabro, tanto da costringerlo a disegnarsi le sopracciglia col pennarellone Carioca a punta grossa.
Serse rinasce a nuova vita
... no aspetta.

Finalmente si torna all'azione in rallenty.
Temistocle visita la città di Sparta, e chiede alla regina Gorgo, moglie di Leonida, di unirsi alla guerra contro i persiani. Lei gli risponde che 5 minuti fa ha appena gettato un emissario di Serse nel pozzo (che era prima il maestro di Artemisia e che evidente mente ha cambiato lavoro) , che quindi non gliene può fregare di meno, e che quindi ciao quella è la porta.
Serse sconfigge gli spartani, mozza in rallenty la testa di Leonida con un'ascia da 3 quintali d'oro massiccio, e prosegue verso il cuore della Grecia, a bordo di un'enorme carro con mostri usciti da altri film fantasy, tipo una pantera gigante muscolosissima.
Artemisia, invece, combatte via mare l'eroe del film Temistocle. Invia ad Atene il traditore Efialte, al quale la permanenza tra le file persiane ha donato un occhio destro kawaii, il quale viene rispedito prontamente al mittente perché la Grecia lotterà per rimanere libera.
In una prima battaglia i persiani, cavalcando uno tzunami, si buttano nella bislacca formazione greca senza troppo pensare (tuttavia il loro ruolo non è pensare, ma morire gonfi ). Temistocle, che sa che le navi persiane sono lente e goffe, ma soprattutto deboli al centro, con una manovra da Capitan Harlock, le aggira al rallenty e ne fa polpette.
Il primo generale persiano viene buttato in mare al rallenty, e Artemisia ne pesca un'altro dal mucchio.

Nella battaglia successiva Temistocle decide di nascondersi nelle strette gole di Salamina. Qui, sfruttando abilmente la nebbia e la conoscenza del territorio, infligge la seconda pesante sconfitta ai persiani.
Le navi persiane infatti, ignorando la nebbia, si gettano nella gola e sugli scogli come dei babbei, rimanendo incastrati e con i remi distrutti.
I greci si gettano su di loro dalla cima della scogliera, giusto da 20 metri di altezza e in rallenty sterminano la seconda flotta persiana.
Artemisia, affascinata dall'intelligenza dello stratego greco, decide di invitare Temistocle sulla propria nave per convincerlo a tradire il suo popolo e diventare generale persiano in rallenty a suo fianco.
Durante le trattative, lei decide di dargliela in rallenty, con urla che arrivano dall'altra parte della nave, dove i temibili Immortali si scambiano occhiate allusive.

Gli Immortali sulla nave di Artemisia.

Temistocle, accettato il regalo, non si sottomette, e Artemisia inviperita lo fa sbattere fuori dalla nave.
Il greco torna dai compagni e spiega loro di aver fatto leggermente arrabbiare la ragazza.

Nella battaglia del giorno dopo, Artemisia decide che ne ha abbastanza di battaglie marine. Manda all'attacco una petroliera (le famose petroliere persiane ), dei kamikaze con una tanica di benzina legata alla schiena, e con dei lanciatori di martelli giganti e deformi.
I martelli danno fuoco a tutto in rallenty, e la temibile guerriera si gode lo spettacolo dando le spalle alle esplosioni in stile A-Team.
Temistocle affonda nel mare in rallenty e sogna mostri del cretaceo. Quando riviene, sulla spiaggia, la flotta greca è totalmente distrutta.
Tutto sembra perduto. Per farlo comprendere meglio allo spettatore, viene mostrata una struggente scena 'padre morente'-'figlio per niente scosso'.

Nell'ultima decisiva battaglia Artemisia scopre che Temistocle è sopravvissuto e, prendendo a pesci in faccia Serse, prende in prestito l'intera flotta persiana e parte all'attacco a testa bassa.
Dall'altra parte, il generale greco è disperato e decide di tentare un attacco suicida, ma dalle sue parole sembra che sotto coperta egli nasconda un'arma segreta. Getta le sue scarse navi superstiti contro l'intera flotta persiana, e quando queste si speronano in rallenty... da sotto coperta esce un cavallo!
Temistocle monta sulla bestia chiaramente di plastica e, tra navi che si sfracellano in rallenty, il greco si butta in avanti, a caccia della Generale persiana.
I due si scontrano in rallenty e lei, pur essendo la miglior spadaccina del mondo, muore infilzata, con il vento che le accarezza i capelli in rallenty.
Quando non serve più a niente, a dare manforte alla battaglia arriva la flotta spartana in rallenty, capeggiata d Gorgo, che ha cambiato idea e vuole vendetta per il marito.
Un Serse visibilmente indispettito, osserva dall'alto delle scogliere la sua flotta smembrarsi in rallenty e...

Fin.
In rallenty.

La realtà storica

Il film segue discretamente gli eventi storici realmente avvenuti.
Nel film, Temistocle si prende il merito della strategia messa in atto a Maratona, decisione in realtà presa da Melziade, neanche lontanamente nominato nel film.
Inoltre Re Dario uscì sconfitto dalla suddetta battaglia, ma vivo e vegeto, tant'è vero che rimase al comando dell'impero per ancora 4 anni, nei quali domò una ribellione in Egitto e preparò una nuova invasione in Grecia, ultimata poi dal figlio Serse.

I Personaggi

Temistocle

E' il Gary Stu l'eroe del film e dovrebbe prendere il posto di Leonida, ma, forse perché troppo ammiccante, non ci riesce completamente. E' scaltro, forte, si spupazza Artemisia e gli altri eroi greci sono solo di contorno. Anzi... quali altri eroi greci?

Artemisia

Temistocle e Artemisia
Personaggio interessante, ma scema a tratti. Viene descritta come una spadaccina che è riuscita a battere tutti i guerrieri persiani, ma non è all'altezza di Temistocle. Conosce bene i mari di Grecia, ma manda liberamente allo sbaraglio la propria flotta, e cerca di risolvere dando fuoco a tutto il mar Egeo.
La scusa è "tanto di navi ne ho un sacco, e non pago io la bolletta".

Serse

Se già nel primo film non aveva lasciato una buona impressione, questa volta il Dio-Re persiano fa proprio la figura del pirla. E' un debole piagnucolone alla morte del padre e viene manipolato senza troppi sforzi da Artemisia, che nelle scene finali lo tratta pure come una pezza da piedi.
Ah, e le sopracciglia sono inguardabili.

Padre e Figlio

Non ricordo i nomi, ma sono due personaggi ridicoli. Il loro ruolo è riproporre le scene padre-figlio già presenti in 300. Qui a morire non è il giovane, ma il genitore.
Quando questo avviene, Temistocle è distrutto. il ragazzo... meh.
La battuta più bella avviene al ferimento mortale del padre che dice "figlio.... continua a combattere", a cui segue una convintissima risposta "a-ah."

Tecnica

La fotografia rimanda al 300 originale, dai toni scuri e sporchi, e mostra le battaglie in tutta la loro violenza. Tuttavia la grafica computerizzata sembra a volte molto plasticosa, sia come texture, che come movimenti. Le statue di Persepoli sembrano uscite da un telefilm, il sangue è vernice densissima e il cavallo delle scene finali si muove legnosamente.

Il rallenty...
il rallenty...
è...
...ovunque.
E' letteramente "spammato" in tutte le scene possibili, fino a diventare estenuante.
Ogni scena di combattimento ha almeno un rallenty.
Ogni scena di ricordo del passato ha almeno un rallenty.
Ad un certo punto lo spettatore se lo aspetta anche durante i dialoghi e i titoli di coda.
Esci dalla sala e il bigliettaio è in rallenty!

Considerazioni finali

Il film è godibile. Le atmosfere sono affascinanti e le battaglie sono convincenti, anche se alcuni eventi risultano talvolta un po' strani. Tuttavia la pellicola non ha lo stesso pathos del primo 300. Non è bastato puntare sull'inferiorità numerica e sull'eroismo, nel film manca qualcosa.
I personaggi sono discreti; niente da togliere al buon Temistocle, ma Leonida era un'altro protagonista.
Ho già detto che c'è troppo rallenty?

Il titolo è ingannevole: l'alba di un impero.  Forse intendevano un'altro momento della giornata, tipo il tramonto? Durante la pre-produzione, il titolo della pellicola era 300 - Battle of Artemisia. Successivamente il film è stato rinominato 300 - Rise of an Empire a settembre 2012.
Benché non faccia molta differenza, non condivido la scelta, perché di alba c'è ben poco.

Voto Finale: 60 / 100.




4 commenti:

  1. Penso che il midquel di 300 sia un film caciarone... nel senso che fa un sacco di rumore, è chiassoso.
    Ma nel complesso è il solito film che consiglio se si vuole passare un paio d'ore per divertirsi...

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    1. Ma si, alla fine è un film guardabile.
      Mi aspettavo qualcosina di più forse...

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  2. L'ho visto l'altra settimana al cinema.
    Ti dico solo che tra un rallenty e l'altro mi sono addormentata due volte (sulla storia della nebbia, su cui ho, letteralmente, nebbia in testa) e sul finto vero cavallo (ricordo che c'è Temistocle che aspettava di essere maciullato - e premetto che io tifavo per Artemisia - e poi lei infilzata XD).
    In ogni caso, sconsiglio sempre i generali al rallenty che applichino la strategia di guerra "Age of Empires" (ovvero "andate e morite tutti miei prodi, più sì è in mischia e meglio è! La strategia di guerra è per le femminucce, non serve nemmeno che teniate una formazione!") XD

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    1. lol Age of Empires, l'epoca è anche quella volendo vedere.
      Hai dimenticato il "andate miei prodi, tanto alla fine ci devo pensare comunque io" :)

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