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lunedì 17 febbraio 2014

Che sesso hanno le auto di Formula 1?

Federazione di mentecatti dell'automobile
Vi siete mai posti questa domanda? Le macchine di Formula 1 sono maschietti o femminucce?
Filosofi e scienziati si sono interrogati per decenni, oltre ogni limite sostenibile, senza riuscire a venire a capo della questione.

La FIA si è battuta per anni nel tentativo di costringere i costruttori a svelare il mistero, ma queste hanno stoicamente resistito.
Fino ad oggi.

I regolamenti del 2014, infatti, non hanno lasciato scampo, e gran parte delle auto che prenderanno parte al campionato sono state fotografate senza veli.
Anticipazione: il campionato di Formula 1 del 2014 sarà VM14.


Signore e Signori, la maggioranza delle auto da Formula 1 sono dei maschietti, hanno chiaramente un pene e sono per giunta ben dotate!
La Toro Rosso non teme concorrenti
Guardare per credere.

Senza pudore, le vetture di quest'anno sfoggiano, come polene, protuberanze degne di film hard.
Ma parliamo dei retroscena. Cosa ha portato i costruttori a disegnare le imbarazzanti linee dei musetti di quest'anno? Gli effetti stupefacenti degli scalini del 2012 hanno fatto impazzire gli ingegneri e i designer? La temperatura nei Gran Premi di Bahrain e Abu Dhabi era troppo alta e ha fatto loro perdere il senno?
Ebbene no. E' stato qualcosa di molto più semplice.

Il regolamento FIA.

C'era una volta la Formula 1


Il nuovo millennio non ha portato giudizio alla massima serie automobilistica, e nel tentativo di perseguire una maggiore commercializzazione del format e un maggiore profitto dai circuiti ospitanti, gli appassionati hanno visto di anno in anno trasformare il regolamento in un'accozzaglia di limitazioni a caso, alcune delle quali vaghe, imparziali e parzialmente non rispettate.
Nel 2009 era stata la volta del doppio diffusore, responsabile di aver fatto stravincere la BrawnGP e di aver portato una squadra fino a quel momento mediocre come la Red Bull sotto le luci della ribalta.
Poi nel 2011 è stato introdotto il DRS - Drag Reduction System - sistema che permette di sorpassare l'avversario semplicemente cliccando su un bottone.
Fantastico per un videogioco.
Arriviamo quindi al 2014, anno in cui la federazione riduce l'altezza minima da terra dei musetti a 185mm, con il doppio scopo di salvare la vita dei piloti in caso di impatto e di limitare l'afflusso di aria nella parte bassa della monoposto.
E fin qui, niente di strano. Il tentativo della federazione, in linea con le decisioni degli ultimi anni, è chiaramente quello di ridurre le prestazioni delle vetture, divenute talmente performanti da azzerare le battaglie - e lo spettacolo - in pista.

Ci potrebbe stare... non fosse che... nel regolamento non è presente nessuna limitazione per quanto riguarda la larghezza del musetto. Ed ecco spiegate le falliche protuberanze. Le scuderie, ree di aver sfruttato un buco nel regolamento, hanno prolungato il musetto solo per lo stretto necessario, vanificando in questo modo l'obiettivo della federazione di ridurre l'afflusso di aria nella parte bassa, e rendendo le vetture inguardabili nell'anteriore.

Ferrari e Mercedes intente a pulire la pista
Le uniche squadre che hanno rispettato canonicamente il regolamento sono state Mercedes e Ferrari. Entrambe hanno mantenuto il segreto sul sesso della monoposto, svelando però una caratteristica segreta: le Formula 1 del futuro potranno essere usate come aspirapolveri.

La colpa ovviamente non è da imputare ai progettisti, il cui lavoro è proprio quello trovare soluzioni alternative al limite dell'umanamente immaginabile.
Il problema ricade come al solito sulla FIA, che dimostra ancora una volta di non avere le capacità di scrivere regolamenti sensati e di non avere la spina dorsale per far rispettare gli obiettivi che si era prefissa.

Tra tutti questi maschietti, tuttavia, una sola squadra ha scelto per una vettura femminuccia: la Lotus.
Il team anglo-francese, famoso per osare più degli altri in soluzioni innovative, ha scelto di prolungare il musetto lungo i due piloni di sostegno dell'alettone anteriore, trovando un design unico rispetto alle concorrenti.
Ovviamente non manca l'ironia sul web, e la vettura nero-oro è photoshoppata in atteggiamenti osceni con i rivali della McLaren.
Allora è così che nascono!
Si potrebbe obiettare che la Formula 1 non sia una sfilata di moda e non si basi sull'estetica.
Non sono del tutto d'accordo, soprattutto se questo design osceno era ampiamente evitabile con un regolamento decente.
Vogliamo parlare di auto stupende che hanno fatto la storia di questo sport? La Lotus di Jim Clark del '63... la McLaren di Senna dell'88... queste automobili hanno catturato gli appassionati solo per la loro velocità di punta o anche perché esprimevano con loro forma l'idea stessa di dinamismo estremo?

Agli appassionati, ridotti ormai all'osso, non rimane che sperare di vedere almeno un campionato combattuto, con lotte in pista e senza imbrogli politici. Chiuderemo un occhio sui musetti.

Nota finale

D'accordo che la Formula 1 cerchi le soluzioni più estreme.
D'accordo che non importa la bellezza, quanto più l'efficienza.
D'accordo che, soprattutto se sei una squadra minore, devi osare se vuoi trovarti davanti.
Ma...
Il premio al peggior muso di quest'anno va alla Catheram. Si vocifera che il team di Crawley abbia avanzato delle proposte per un nuovo sponsor: lo Swiffer.
E' proprio vero... al peggio non c'è mai fine

2 commenti:

  1. Certo che sono proprio brutte, quest'anno! Sembrano fatte apposta per essere il più orrende possibile XD

    La mia bis-nonna aveva un Folletto ed era proprio come quella lì verde finale, solo un pelo più maneggevole XD

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    Risposte
    1. Non mi stupirei se dicessero un giorno che hanno assunto le stesse persone :D

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